Frattanto a Stefano Ronzoni nel 1858 era succeduto nella direzione il figlio Amerigo, organista, che tenne il podio fino al 1870. Durante la sua reggenza merita un ricordo particolare il concerto tenuto nel 1866, in occasione dell’inaugurazione della piazza principale del paese, dedicata a Giuseppe Garibaldi. Si eseguirono solo musiche donizettiane, prese dalle più celebri opere del compositore bergamasco: Poliuto, Elisir d’amore, Don Pasquale, Lucia di Lammermoor, la Favorita.
Nonostante i successi ottenuti, la Banda continuava ad essere un poco osteggiata dal prevosto Baizini e da una parte del paese che nutriva una certa diffidenza nei suoi riguardi. Basti ricordare a tal proposito che negli anni compresi fra il 1855 e il 1870 si preferì ogni volta invitare un’orchestra di professori di Bergamo per il tradizionale contrappunto, con una spesa non indifferente, piuttosto che la Banda di Almenno.
Lo stesso avveniva per la festa dell’Apparizione alla Madonna del Castello. Questa situazione creava forti malumori “nel partito che vedeva di malocchio venire i forestieri” e riteneva una “cosa cattivissima avere il contraponto in paese e far venire i forestieri”(1866).
Ad ogni modo la Banda continuò a proporre la propria musica, ricevendo consensi un po’ ovunque, diretta dai maestri Giuseppe Caremoli di Carosso (Almenno S. Bartolomeo) dal 1871 al 1890, dall’organista Francesco Pedercini di Almenno dal 1890 al 1900, dal dilettante Giuseppe Fagiani dal 1900 al 1910.
Durante questo periodo, anche per la presenza in paese del prevosto Angelo Teanini (1873 – 1909 +), particolarmente propenso a solennizzare le feste, la Banda si esibì non solo nelle ricorrenze usuali, cui si aggiunge la festa patronale, ma anche in occasioni particolari, ad esempio:
il 3 giugno 1877 suonò in occasione dei festeggiamenti per il Giubileo Episcopale di Papa Pio IX;
il 26 ottobre 1892 fu ingaggiata per l’inaugurazione del monumento al SS. Salvatore nella piazza principale del paese insieme con la Banda di Pontida e ai musicanti dei due complessi fu offerto “un rinfresco di pane e vino”; il 1 luglio 1894 accolse trionfalmente il prevosto Teanini di ritorno da un memorabile viaggio in Palestina.
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